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PCTO: ORGANIZZAZIONE E RIFERIMENTI NORMATIVI

Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento

(Ex ALTERNANZA SCUOLA LAVORO)

ai sensi della Legge 13 luglio 2015, n.107 e s. m. i.

A.S. 2023/2024


Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento: aspetti generali

Tra le direttive riportate dalla legge 13 luglio 2015, n.107 recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” trova puntuale conferma il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro: tale legge inserisce organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Sono le diverse figure professionali dell’azienda o dell’ente che ospita lo studente che a diverso titolo e ruolo sono coinvolte nel tirocinio, collaborando nei vari passaggi delle attività fino alla conclusione del progetto, con la finalità di presentare allo studente il mondo che si troverà ad affrontare una volta concluso il percorso di istruzione secondaria.
In virtù del suo inserimento in tutti i percorsi di studio secondario, la metodologia didattica dell’alternanza va ad innestarsi all’interno del curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti.
La normativa riconosce perciò all’impresa/ente che ospita lo studente e lo accompagna nel suo primo approccio al mondo del lavoro, il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula e del laboratorio.
Attraverso la promozione delle esperienze di alternanza, l’alleanza tra scuola e impresa diviene il luogo di crescita professionale dell’allievo, ma anche di maturazione delle competenze di cittadinanza attiva, di abilità trasversali, tra cui quelle digitali, necessarie affinché i giovani possano costruire nuovi percorsi di vita e lavoro, anche auto-imprenditoriali, fondati su uno spirito pro-attivo, flessibile ai cambiamenti del mercato del lavoro, cui sempre più inevitabilmente dovranno far fronte nell’arco della loro carriera.
La legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio 2019) apporta modifiche alla disciplina dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, che vanno ad incidere sulle disposizioni contenute nell’articolo 1, commi 33 e seguenti, della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Tali modifiche sono contenute nell’articolo 1, commi da 784 a 787, della citata legge e stabiliscono che a partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli attuali percorsi in alternanza scuola lavoro sono ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento(P.C.T.O.) e sono attuati per una durata complessiva:

a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;

b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;

c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.


Finalità dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.

Nei suoi tratti essenziali, i PCTO consistono nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese o con le associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, anche eventualmente in modalità “a distanza”, in DDI e/o FAD.
All’interno del sistema educativo del nostro Istituto, i PCTO si pongono come metodologia didattica per:

  1. attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;
  2. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
  3. favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
  4. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile;

All’interno dei vari percorsi di istruzione, in base alla finalità prevalente che le esperienze di alternanza si propongono, i PCTO possono assumere tre diverse sfumature, tra loro complementari; due delle quali sono basilari negli indirizzi liceali:

  1. finalità orientativa (prevalente nei percorsi liceali e presente anche nei tecnici): i PCTO divengono strumento di discernimento nella scelta della propria carriera universitaria. Lo studente che sceglie il particolare settore lavorativo consono alle proprie inclinazioni, può trarre dall’esperienza di ex ASL criteri utili per confermare o rivedere la scelta del percorso universitario successivo al diploma;
  2. finalità professionalizzante (prevalente nei percorsi professionali e presente anche nei tecnici): l’attività di alternanza vera e propria diviene il luogo per incrementare le competenze del percorso di studio intrapreso, favorendo così un primo ingresso nel mondo del lavoro in vista dello sbocco occupazionale dell’immediato post-diploma.
  3. potenziamento delle competenze trasversali (per tutti gli indirizzi): la scuola, quale attore fondamentale della comunità educante, deve sviluppare, quindi, un’azione didattica integrata, mirata a favorire e potenziare le connessioni tra gli apprendimenti in contesti formali, informali e non formali, valorizzando l’aspetto emotivo e relazionale come parte sostanziale del processo di formazione, garantendo lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Le competenze trasversali rivestono, infatti, un ruolo essenziale nel processo di costruzione del sé, in cui lo studente è attore della propria crescita umana, culturale, sociale e professionale, e sono rilevanti anche ai fini della pianificazione e della progettazione dell’azione formativa. Consentono, inoltre, allo studente di attivare modalità e capacità di riflessione e di utilizzare strategie di apprendimento e di auto-correzione dell’atteggiamento, in contesti sociali e di lavoro.

MATRICE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI

(Raccomandazione del Consiglio UE sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente)

COMPETENZA PERSONALE,

SOCIALE

E CAPACITÀ DI

IMPARARE A IMPARARE

COMPETENZA

IN MATERIA DI

CITTADINANZA

COMPETENZA

IMPRENDITORIALE

COMPETENZA

IN MATERIA

DI CONSAPEVOLEZZA

ED ESPRESSIONE

CULTURALI

Tali competenze permettono al cittadino, prima ancora che allo studente, di distinguersi dagli altri, di influenzare il proprio modo di agire e di attivare strategie per affrontare le sfide di modelli organizzativi evoluti in contesti sempre più interconnessi e digitalizzati.


Attività scolastiche/formative riconducibili ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza scuola lavoro)

L’attuazione dei PCTO (ex ASL) avviene sulla base di un’accurata attività di progettazione, gestione e valutazione da impostare in maniera flessibile e resa funzionale ai seguenti fattori:

  • contesto territoriale in cui si colloca l’istituto;
  • scelte generali della scuola (presenti nel PTOF), in particolare alle priorità relative alle competenze trasversali da promuovere e in continuo raccordo con le azioni di orientamento;
  • diversa natura e tipologia degli indirizzi di studio (licei, istituti tecnici e istituti professionali) data anche la varietà del monte ore minimo e la possibilità di attuare i percorsi con modalità differenti ed integrate.

I PCTO possono, infatti, mettere in grado lo studente di acquisire o potenziare, in stretto raccordo con i risultati di apprendimento, le competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto e le competenze trasversali, per un consapevole orientamento al mondo del lavoro e/o alla prosecuzione degli studi nella formazione superiore, anche non accademica. In particolare, la scelta della forma organizzativa di questi percorsi può essere legata all’indirizzo di studi e alla realtà territoriale. In una stessa scuola possono poi coesistere varie forme organizzative deliberate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Classe. I PCTO non sono, comunque, esperienze isolate collocate in un particolare momento del curriculo, ma sono progettati in una prospettiva pluriennale, coerente con quanto previsto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica. Essi possono prevedere una pluralità di tipologie di collaborazione con enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nonché con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project-work in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità, ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo graduale articolato in varie fasi; in presenza, a distanza o con una modalità mista. In tali casi, vengono sottoscritte apposite convenzioni, attivate con le c.d. strutture ospitanti, la cui tipologia è stata notevolmente allargata dall’articolo 1, comma 34 della legge 107/2015 e attualmente possono essere rappresentati da:

  1. Imprese e rispettive associazioni di rappresentanza;
  2. Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  3. Enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore;
  4. Ordini professionali;
  5. Musei e altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali;
  6. Enti e Università impegnati nelle certificazioni linguistiche e informatiche;
  7. Enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale;
  8. Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Perciò, possono rientrare nel monte ore di PCTO, tutte le attività scolastiche, formative e lavorative riconducibili alle seguenti categorie:

  1. Formazione specifica su salute e sicurezza in ambito lavorativo;
  2. Visite in azienda;
  3. Incontri a scuola con aziende e professionisti di settore;
  4. Stage in azienda (curricolari, estivi, di eccellenza, esteri);
  5. Progetti di impresa formativa simulata e con Impresa in azione;
  6. Project work sviluppati con aziende tutor;
  7. Percorsi di potenziamento delle lingue straniere e di certificazione delle competenze linguistiche (anche attraverso stage in Italia e all’estero);
  8. Esperienze all’estero (soggiorni di formazione linguistica o stage lavorativi);
  9. Attività laboratoriali in convenzione con le Università;
  10. Attività di promozione e incremento della proposta formativa della scuola stessa (auto-commessa);
  11. Percorsi di acquisizione del doppio diploma (italo-estero).

Tali percorsi sono tutti realizzabili anche in modalità FAD e/o in DDI, utilizzando tutte le opportunità offerte dal recentissimo potenziamento e sviluppo dello SMART WORKING.
Sono pertanto riconducibili ai PCTO anche e soprattutto tutte le esperienze che in qualche modo consentono allo studente di approfondire le competenze chiave di cittadinanza, ossia quelle competenze volte a favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, corrette e significative relazioni con gli altri e una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Tali competenze sono qui brevemente descritte:

  1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
  2. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
  3. Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
  4. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
  5. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
  6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
  7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
  8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Avvio del percorso: progettazione didattica dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento

La progettazione dei PCTO deve contemperare:

  1. la dimensione curriculare;
  2. la dimensione esperienziale;
  3. la dimensione orientativa.

Le tre dimensioni vanno integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e spendibili nel mondo del lavoro.
Nel processo di progettazione, attivazione, accompagnamento, monitoraggio e valutazione dei percorsi che gli studenti svolgono in alternanza scuola-lavoro intervengono più soggetti, in varia misura e in momenti diversi. I principali sono: il dirigente scolastico, il referente d’istituto per l’alternanza e i percorsi PCTO, i consigli di classe, il docente tutor interno, il tutor formativo esterno (tutor aziendale, il responsabile dell’azienda/ente con cui viene stipulata un’apposita convenzione). È importante sottolineare il ruolo centrale dei Referenti P.C.T.O. e dei Dipartimenti disciplinari, specie in fase di progettazione preliminare, e dei Consigli di Classe nella predisposizione (o co-progettazione) dei percorsi, nella gestione e realizzazione degli stessi e, infine, nella valutazione del raggiungimento dei traguardi formativi, a cura di tutti i docenti del Consiglio di Classe. Le varie componenti collaborano al fine di strutturare percorsi di alternanza in linea con le prerogative didattico/formative dell’istituzione scolastica, che ha il compito di curare la crescita del gruppo di alunni coinvolti. Data la dimensione curricolare dell’attività di alternanza, quindi, le discipline sono necessariamente contestualizzate e coniugate con l’apprendimento mediante l’esperienza.

Ai sensi dell’articolo 4 del d.lgs. 77/2005, “i percorsi in alternanza sono dotati di una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula (anche virtuale) e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative progettano e attuano sulla base delle convenzioni” allo scopo stipulate.
In tale prospettiva è importante che, indipendentemente dal tipo di soggetto coinvolto, l’esperienza del percorso si fondi su un sistema organico di orientamento che, a partire dalle caratteristiche degli studenti, li accompagni gradualmente al pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
I soggetti esterni eventualmente coinvolti manifestano la loro disponibilità ad accogliere gli studenti, per periodi di apprendimento in situazione lavorativa e non, che comunque non costituiscono rapporto individuale di lavoro. Le attività di alternanza possono, inoltre, configurarsi con la modalità dell’Impresa Formativa Simulata e/o in Smart Working.
La progettazione dei PCTO (ex ASL) tiene in considerazione il piano di lavoro redatto a livello Dipartimentale e attuato dai Consigli di Classe che ne garantiscono l’unitarietà e scelgono le competenze da sviluppare/applicare nelle diverse azioni/fasi delle attività di PCTO e considerano le possibili variazioni negli anni successivi.
I Referenti P.C.T.O. presentano ai Consigli di Classe le possibilità messe in campo dalla scuola, in linea con quanto inserito nel PTOF, e questi ultimi, su tali basi, all’inizio del terzo anno, impostano un piano annuale dettagliato ed un programma triennale di massima, nel rispetto della normativa vigente e del presente regolamento. Prendendosi in carico anche il monitoraggio della sua realizzazione nonché il processo valutativo a valle delle varie iniziative, ovviamente in accordo con i tutors dei vari percorsi conclusi e realizzati.

A tali fini il Dirigente Scolastico, anche attraverso il lavoro di raccordo del/i referente/i PCTO, dei Coordinatori di Classe e la nomina di tutor interni di indirizzo, si incarica di:

  • individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro;
  • stipulare convenzioni finalizzate anche a favorire l’orientamento dello studente nel futuro contesto di studio e/o lavoro;
  • verificare, anche grazie alla funzione di raccordo del tutor interno, che l’ambiente di apprendimento sia consono al numero degli studenti ammessi in una struttura esterna e adeguato alle effettive capacità tecnologiche, organizzative e didattiche della stessa e che sia presente il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi);
  • redigere, al termine dell’anno scolastico, con il supporto del/i referente/i PCTO, una scheda di valutazione delle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando lo specifico potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

I diritti e i doveri degli studenti nei P.C.T.O.

La scuola si impegna ad informare le famiglie degli studenti, ai fini della più ampia condivisione dei PCTO, anche per coinvolgere tutte le parti alla fase di progettazione e proposta dei vari percorsi già attivati, o da attivare. Assume, in tal senso, un ruolo fondamentale la sottoscrizione del Patto Formativo dello Studente, il cui modello viene proposto nel presente regolamento (patto formativo pcto).
Le sedi in cui la componente degli studenti può intervenire nel processo possono essere individuate nell’ambito:

  • dei Comitati Tecnico Scientifici/Comitati Scientifici, quali organismi preposti allo sviluppo e organizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità e ai rapporti della scuola con il mondo del lavoro e della società civile;
  • dei Consigli di classe, con il coinvolgimento diretto dello studente o gruppi di studenti nella progettazione dei percorsi PCTO;
  • dei gruppi di lavoro eventualmente individuati dalla scuola, aventi il compito di progettare e realizzare il catalogo dei percorsi.

Per assicurare agli studenti frequentanti i percorsi l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, per motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro, la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti impegnati nei percorsi definisce una serie di principi applicabili ai PCTO.
Il provvedimento trova fondamento nel Patto educativo di corresponsabilità , a cui si richiama e che a sua volta definisce i diritti e i doveri degli studenti e dei soggetti con responsabilità genitoriale nel rapporto con l’istituzione scolastica e nella realizzazione dell’offerta formativa. La Carta riconosce a ciascuno studente impegnato nei percorsi il diritto di:

  • fruire di un ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della persona e ad una formazione qualificata, coerente con l’indirizzo di studio seguito, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno;
  • conoscere e condividere preventivamente le finalità formative del progetto e del percorso formativo personalizzato, in modo da acquisire una consapevolezza e una responsabilità diretta nei confronti del proprio apprendimento;
  • essere informati, insieme alla componente genitoriale, sulle attività previste dal percorso, in aula e/o in ambienti esterni, anche per conoscere gli obblighi che derivano dall’attività in contesto lavorativo;
  • realizzare esperienze in ambienti di apprendimento idonei anche in relazione agli aspetti di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ricevendo al riguardo dall’istituzione scolastica una formazione generale e dall’eventuale struttura ospitante una formazione specifica, con la garanzia della sorveglianza sanitaria e dell’assicurazione antinfortunistica e per responsabilità civile verso terzi (cfr. paragrafi 6 e 7);
  • rapportarsi con i referenti individuati dall’istituzione scolastica e dagli eventuali organismi esterni alla stessa (tutor), prendendo visione e sottoscrivendo le relazioni dagli stessi predisposte;
  • vedersi riconosciuti i risultati di apprendimento conseguiti, in termini di competenze, abilità e conoscenze, anche trasversali, relativi al percorso formativo seguito;
  • esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza del percorso rispetto al proprio indirizzo di studi, utilizzando gli strumenti allo scopo predisposti dall’istituzione scolastica. Al riguardo, in Appendice alle presenti Linee guida si propone una scheda per la valutazione dell’esperienza da parte degli studenti.

La Carta prevede, inoltre, una serie di doveri a carico degli studenti, attraverso l’assunzione dei seguenti impegni:

  • rispetto delle regole di comportamento, funzionali e organizzative dell’eventuale struttura presso la quale si svolge il percorso o il periodo di apprendimento in ambiente lavorativo, nonché del regolamento dell’istituto di appartenenza;
  • garanzia dell’effettiva frequenza delle attività formative, secondo le indicazioni del tutor scolastico e dell’eventuale tutor formativo esterno;
  • rispetto delle norme di igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e dei regolamenti relativi alla DAD e alla DDI, in caso di partecipazione “a distanza”;
  • riservatezza relativamente ai dati, informazioni e conoscenze acquisiti durante lo svolgimento dell’esperienza;
  • relazione finale sull’esperienza svolta con le modalità individuate.

In caso di eventuali infrazioni degli obblighi e dei doveri sopracitati, gli studenti possono risultare destinatari di provvedimenti disciplinari emessi dall’Istituzione scolastica di appartenenza in ottemperanza a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, ai sensi del D.P.R. n. 249/1998 e successive modifiche e integrazioni, nonché dal regolamento di Istituto.
La Carta pone, infine, una norma di salvaguardia dei diritti degli studenti, prevedendo che i reclami relativi alle violazioni sulla gestione dei PCTO possono essere presentati ad apposita Commissione territoriale istituita presso l’Ufficio Scolastico Regionale competente la cui composizione, i compiti e le procedure di funzionamento sono disciplinati puntualmente dalla Carta.

Per la piena realizzazione dei diritti e dei doveri degli studenti, nell’ambito dei PCTO, occorre una sinergia tra tutor interno, eventuale tutor esterno e studente, con la chiara definizione dei ruoli che i tutor svolgono durante il percorso, dei requisiti degli stessi necessari in termini di competenze professionali, anche con particolare riguardo e capacità comunicative e relazionali, e del sistema di relazioni intercorrente tra i tutor e lo studente.


Suddivisione delle ore dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento nel triennio

I periodi relativi ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento nel triennio terminale si articoleranno in:
3°ANNO – 30 ore (primo anno di attività di PCTO);
4°ANNO – 30 ore (in aggiunta alle ore svolte nell’anno scolastico precedente);
5°ANNO – 30 ore (a completamento delle ore raggiunte nel biennio precedente).
La suddivisione delle ore sopra indicata non è vincolante ed è fatta salva la possibilità di derogare a tale impostazione in caso di opportunità emergenti e situazioni contingenti.


La registrazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento

Al fine di tenere traccia delle esperienze riconducibili ai percorsi per le competenze trasversale per l’orientamento, a partire dall’anno scolastico 2019/20, ogni classe verrà corredata da un DIARO DI BORDO dei Percorsi Per Le Competenze Trasversale per l’orientamento, su cui verranno annotate le caratteristiche e la durata di ogni singola attività svolta dal singolo. Il Diario accompagna la classe dal 3° anno fino all’esame di Stato: la sua compilazione è affidata a ciascun alunno e monitorata dal Coordinatore di Classe.
Il diario di bordo deve essere inteso come una registrazione personale, effettuata con regolarità e continuità, per annotare e ricordare ciò che accade durante lo svolgimento delle singole sessioni di attività e documentare l’intero PCTO.


La sicurezza

I percorsi di PCTO prevedono obbligatoriamente una formazione generale in materia di “Salute e Sicurezza sui luoghi di Lavoro” ai sensi del D. Lgs n. 81/08 s.m.i.
Il MIUR in collaborazione con l’INAIL ha realizzato uno specifico percorso formativo da seguire in modalità eLearning. Al riguardo, per contenere i costi della formazione a carico delle organizzazioni scolastiche, il MIUR lo ha reso disponibile, sul portale dedicato raggiungibile al link: http://www.alternanza.miur.gov.it/inizia-subito.html
Il corso, denominato “Studiare il lavoro” (La tutela della salute e della sicurezza per gli studenti lavoratori in Alternanza Scuola Lavoro. Formazione al Futuro) è un percorso di formazione generale, a cui gli studenti possono accedere gratuitamente previa registrazione da eseguire tramite la scuola di appartenenza. Il corso è composto da 7 moduli con test intermedi; ci saranno lezioni multimediali, esercitazioni, video, giochi interattivi e un test di valutazione finale. Le studentesse e gli studenti del III, IV e V anno delle scuole superiori potranno accedere alla Piattaforma dell’Alternanza e seguire gratuitamente questo corso. Alla fine ognuno avrà un credito formativo permanente, valido per tutta la vita e in qualunque ambito lavorativo.
La formazione generale è integrata dalla formazione specifica che gli studenti ricevono all’ingresso nella struttura ospitante e a cura di quest’ultima, con possibilità di regolare, nella convenzione tra quest’ultima e l’istituzione scolastica, il soggetto a carico del quale gravano gli eventuali oneri con- seguenti. Sempre in tal senso, per tale formazione possono essere stipulati dagli Uffici Scolastici.


Valutazione del Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, attestazione e certificazione delle competenze

Le esperienze relative ai PCTO possono ricadere positivamente sullo svolgimento dell’Esame di Stato, secondo vari livelli:
  1. innanzitutto la presentazione del diario PCTO agisce come elemento di credito formativo e di garanzia di una preparazione professionale seria e distribuita all’interno dell’intero percorso triennale;
  2. in secondo luogo, eventuali Project work sviluppati con aziende tutor possono essere presentati all’Esame di Stato come argomenti del colloquio orale;
  3. infine, la normativa prevede la presentazione in sede di esame della propria esperienza dei P.C.T.O., anche, eventualmente, attraverso una relazione sulla propria esperienza, corredata da foto, descrizioni, risultati, commenti, ecc. sia sull’attività svolta dallo studente che, più in generale, sull’organizzazione lavorativa dei soggetti ospitanti. Tale relazione costituisce argomento integrante del colloquio orale e sostituisce quelle che un tempo erano chiamati “percorsi pluridisciplinari”. Naturalmente è importante che la raccolta della documentazione avvenga lungo l’intera esperienza di stage, e che eventuali foto, video, ecc. siano esplicitamente autorizzate dall’Azienda Ospitante.
Valutazione del percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, attestazione e certificazione delle Competenze

Il Coordinatore di Classe e/o il docente tutor, i docenti di indirizzo, in concertazione con i docenti facenti parte del Consiglio di Classe, effettueranno in sede di scrutinio finale la valutazione del PCTO svolto da ogni singolo alunno, anche considerando quanto emerge dalla certificazione delle competenze, effettuata dal tutor interno e/o esterno di concerto con le strutture. Tale valutazione avrà una ricaduta sui voti delle discipline d’indirizzo, sul voto di condotta e sulla tabella di attribuzione del credito scolastico, facendo in tal modo media con le altre valutazioni dello studente. I docenti terranno conto dei seguenti elementi:

  • ore di presenza;
  • certificazione di competenze appositamente predisposta;
  • diario di bordo e curriculum vitae (ITALIANO/INGLESE);
  • prodotto multimediale; giudizio del tutor aziendale.

La certificazione delle competenze acquisite nell’esperienza lavorativa sarà valutata dal tutor aziendale al termine dell’attività di alternanza in funzione dei seguenti elementi:

  • Competenze trasversali;
  • Competenze di carattere professionale.

I PCTO, fanno parte del curriculum dello studente. Le attività valutate e certificate dalle aziende sulla base della certificazione rilasciata dai tutor aziendali, con l’ausilio di proprie considerazioni formulate all’interno del Consiglio di classe, possono avere valore di credito formativo.

Criteri per la valutazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

Il Fascicolo relativo ai PCTO della classe è parte integrante del “Documento del 15 maggio” e viene presentato in Commissione di Esame come elemento che concorre alla definizione del credito formativo. Le attività afferenti ai PCTO annuali sono valutati secondo una determinata documentazione fornita dal tutor interno alla struttura ospitante, fatta salva la possibilità da parte dell’azienda convenzionata di predisporre certificazioni similari, in grado comunque di far emergere un giudizio globale sulle competenze trasversali e più strettamente professionali acquisite dal discente.
Ogni docente secondo l’art. 8 può incrementare il voto finale dell’alunno tenendo conto dei PCTO svolti dallo stesso alunno in riferimento alla disciplina di insegnamento.
Valutazione finale: per ciò che concerne le classi quinte, a conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all’interno del certificato rilasciato ai sensi dell’articolo 6 dei DD.PP.RR. nn. 87 e 88 del 2010, per gli istituti professionali e tecnici, e dell’articolo 11 del D.P.R. 89 del 2010 per i licei, ricorrendo, ove ritenuto opportuno, al modello allegato all’Ordinanza annuale sugli esami di Stato e indicando le competenze acquisite durante il percorso.

valutazione pcto

QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO

La nuova alternanza scuola-lavoro è introdotta e disciplinata dall’art. 1 dal comma 33 al comma 43 della legge 107/2015 (La Buona Scuola).

  • Nota prot. 3355/AOODGOSV del 28.03.2017
    Pubblicati i chiarimenti interpretativi relativi all’Alternanza scuola lavoro in risposta ai quesiti più frequenti pervenuti dalle Istituzioni scolastiche, dalle famiglie e dagli stakeholder della scuola
  • Circolare Inail, n. 44, 21 novembre 2016
    Studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro. Legge 13 luglio 2015, n.107, commi 33-43. Criteri per la trattazione dei casi di infortunio. Aspetti contributivi.
  • LEGGE 24 giugno 1997, n. 196
    Norme in materia di promozione dell’occupazione.
  • Decreto Ministeriale 25 marzo 1998 n.142.
    Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento.
  • LEGGE 28 marzo 2003, n. 53
    Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
  • DECRETO LEGISLATIVO 15 aprile 2005, n. 77
    Definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola‐lavoro, a norma dell’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n.53.
  • DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81
    Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
    tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 87
    Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133.
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 88
    Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133.
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 89
    Regolamento recante norme per il riordino dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133.
  • DIRETTIVA N. 4 DEL 16 GENNAIO 2012
    Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del DPR del 15 marzo 2010, n.88.
  • DIRETTIVA N. 5 DEL 16 GENNAIO 2012
    Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli istituti professionali a norma dell’articolo 8, comma 3, del DPR del 15 marzo 2010, n.89.
  • Indicazioni Nazionali per i licei
    Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89, in relazione all’articolo 2, comma 1 e 3 del medesimo regolamento.
  • DECRETO LEGGE 12 settembre 2013, 104
    Misure urgenti in materia di istruzione, Università e ricerca.
  • DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81                                                                                                                              Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
  • LEGGE 13 luglio 2015, n. 107
    Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
  • DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 150
    Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
  • GUIDA OPERATIVA 5 OTTOBRE 2015
    Guida operativa per la scuola sull’alternanza scuola lavoro.
  • DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n.219
    Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
  • LEGGE 30 DICEMBRE 2018 N. 145 (Legge di Bilancio 2019) art.1 comma 784
    Ridenominazione dei “percorsi di alternanza scuola- lavoro” in “percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”.
  • DECRETO LEGISLATIVO 13 APRILE 2017, N. 62, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107.
  • DECRETO 3 NOVEMBRE 2017, N. 195, Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola lavoro”.
  • LEGGE 30 DICEMBRE 2018, N. 145, Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio per il 2019), articolo 1, commi 784 e seguenti.
  • NOTA MIUR 3380 18 FEBBRAIO 2019
    Novità della Legge di Bilancio 2019 in tema di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
  • Decreto Ministeriale 4 settembre 2019 n. 774 – P.C.T.O. LINEE GUIDA (ai sensi dell’art. 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n.145)